“Una separazione delle strade tra territori del Nord e territori del Meridione recherebbe gravi danni agli uni e agli altri”. È uno stralcio dell’intervento del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della visita al sistema agroalimentare del distretto del cosentino nella celebrazione della Festa del Lavoro. Un’espressione che, pur non contenendo alcun tipo di riferimento diretto all’Autonomia differenziata, giunge in una fase storica nella quale il dibattito è in corso, visto che il disegno di legge relativo all’Autonomia differenziata è arrivato alla Camera.
Il rilancio del Mezzogiorno
Le parole del Presidente Mattarella evidenziando l’importanza del rilancio del Meridione per la crescita del Paese. “Lo sviluppo della Repubblica ha bisogno del rilancio del Mezzogiorno. È appena il caso di sottolineare come una crescita equilibrata e di qualità del Sud d’Italia assicuri grande beneficio all’intero territorio nazionale”, ha sottolineato il Presidente Mattarella, ricordando che “è ben noto che il lavoro è una delle leve più importanti di progresso e di coesione sociale. Per le famiglie italiane ha costituito il vettore principale del miglioramento sociale nei decenni trascorsi. Con l’istruzione, con la manifattura, con i servizi, adesso con le nuove attività basate sul digitale, il lavoro è l’ascensore sociale che rende la nostra una società aperta e libera”.
L’importanza del lavoro
Da qualche tempo, ha spiegato il Presidente Mattarella, “viviamo una stagione in cui questo meccanismo appare inceppato, una stagione in cui le condizioni di partenza determinano differenze e distanze non facilmente recuperabili, a scapito dei giovani che provengono da condizioni sociali più deboli. È un grave spreco dell’ampio patrimonio di intelligenze e di risorse di cui l’Italia dispone. Le politiche del lavoro non possono che orientarsi verso una riduzione degli squilibri. Non possiamo ignorare le aree di marginalità e di sofferenza: ne va della pienezza della cittadinanza”.
Il ruolo del Sud per il Paese e per l’Europa
Il Presidente della Repubblica ha evidenziato il ruolo fondamentale del Mezzogiorno per il Paese e per l’Europa intera. “L’Europa – e in essa l’Italia – deve essere protagonista a livello globale. Il Mezzogiorno d’Italia è parte dell’Europa. Ed è decisivo per il suo futuro, insieme ai vari Sud del Continente. Il nostro Mezzogiorno è una realtà complessa, non certo uniforme. Le sue potenzialità, le sue vocazioni, i suoi problemi non sono riassumibili in un’analisi semplificata. Vi sono eccellenze, che questa mattina abbiamo posto in rilievo, e vi sono grandi divari. – ha spiegato Sergio Mattarella – Le Regioni meridionali dispongono oggi di un reddito che non raggiunge quello di altre aree nazionali. Per alcuni aspetti i loro cittadini fruiscono di servizi meno efficienti. Nel Meridione il tasso di occupazione è più basso rispetto al Centro e al Nord. Donne e giovani pagano un costo elevato e sono tanti coloro che, a malincuore, lasciano la terra d’origine, accentuando un rischio di spopolamento che andrebbe frenato. Per rispetto del valore, della storia e del futuro di quei territori”.