Etica e Finanza sono davvero due mondi inconciliabili? La finanza può coesistere con l’etica e addirittura diventarne uno strumento? In questo articolo parliamo di sostenibilità, green bond e investimenti.
Finanza ed Etica. Mondi spesso discussi insieme e spesso proposti come antitetici. La Finanza, in via di sintesi, si occupa di gestione del denaro e dell’investimento. L’etica propone comportamenti e scelte in linea con sistemi valoriali. Per molti anni la finanza è stata mito, soprattutto negativo. Spesso qualificata come il nemico numero uno, un’attività parassitaria, la maggior responsabile di diseguaglianze sociali e altrettanto spesso considerata un modo spiccio e rapido di fare soldi senza grandi scrupoli, speculando anche su situazioni riprovevoli. Le università si sono riempite di giovani che sognavano di diventare finanzieri alla Gordon Gekko (ricordate “Wall street” film del 1987…?), di vivere alla grande, tra auto di lusso e appartamenti esclusivi. Il tutto con poco sforzo e sacrifico!
Poi qualcosa è cambiato, la percezione della Finanza tra la gente comune si è modificata e sempre più rapidamente è diventata dapprima un male necessario e poi una risorsa importante da comprendere e utilizzare al meglio. Grandi investimenti in cultura finanziaria compiuti da importanti banche e grandi operatori del mercato hanno dato i loro frutti…Le crisi finanziare, dal 2008 in avanti, hanno poi aiutato molto. Autorevoli esperti in materia finanziaria cominciano a riconoscere l’importanza di un investimento più responsabile e meglio sostenibile. Uno per tutti: Larry Fink, direttore esecutivo di BlackRock, forse il più grande fondo di investimento al mondo afferma “…la sostenibilità dovrebbe essere il nuovo standard per gli investimenti”. Piano piano ci si rende conto che l’obiettivo di massimizzare il profitto a breve termine, approccio molto comune nella finanza tradizionale, porta spesso conseguenze negative a lungo termine; depauperamento irreversibile delle risorse naturali, allargamento delle disuguaglianze sociali e impatto ambientale negativo.
Da questo nuovo sentire, da una maggior consapevolezza dell’impatto sulla società, sull’ambiente e sull’etica delle scelte finanziarie è nata, e si è via via affermata, la Finanza Etica.
La Finanza Etica, generalizzando, fa propri una serie di principi: trasparenza, responsabilità, attenzione alla giustizia e all’equità sociale. Nella finanza tradizionale ciò che importa è soprattutto il rendimento conseguibile dagli investimenti, a prescindere dal loro utilizzo finale, nonché il rischio complessivo dell’operazione finanziaria. Nella finanza etica, invece, sono considerati attentamente l’impiego finale del finanziamento e i benefici sociali dell’investimento economico finanziato.
La declinazione più importante di questi principi è il cosiddetto “investimento responsabile”. Altro non è che una strategia di investimento che nella sua fase realizzativa pone in equilibrio gli aspetti etici e sociali con gli obiettivi di ritorno economico. Nella pratica l’investimento può dirigersi ad esempio verso imprese impegnate nella tutela ambientale e dei diritti dei lavoratori, disdegnando invece settori “critici” come quelli militare, chimico e petrolifero.
Spesso la finanza etica è confusa con quella sostenibile ma sono due insiemi diversi, uno contiene l’altro. La finanza sostenibile ha come obiettivo lo sviluppo sostenibile ed è soltanto una delle applicazioni possibili della finanza etica. Ci sono anche altre branche della finanza etica che perseguono obiettivi diversi (es. finanza solidale, finanza religiosa, finanza green, ecc.).
La Finanza etica, quindi, è anche ma non solo quella che si propone investimenti in strumenti finanziari che sostengono uno sviluppo economico socialmente sostenibile come i “green bond”. Acquistando questi titoli gli investitori ricevono (forse) una remunerazione per il capitale che investono solo in aziende che svolgono esclusivamente attività che contribuiscono alla tutela dell’ambiente, quindi utili alla collettività. La finanza etica non è perciò solo un esercizio accademico, un’idea per assolvere peccati di sistema, ma qualcosa di realmente praticabile. Gli investimenti etici possono effettivamente generare effetti, anche consistenti, per gli investitori e per la società nel suo insieme. Compiere scelte etiche è sempre più importante per garantire un futuro sostenibile.
In conclusione, l’etica e la finanza sono due fattori interdipendenti che potrebbero e dovrebbero operare insieme per favorire la creazione di una società più sostenibile e responsabile. Gli investimenti etici e la finanza responsabile possono indirizzare un cambiamento positivo e contribuire alla soluzione delle incombenti sfide sociali e ambientali. Tuttavia, per raggiungere questo obiettivo, è indispensabile vincere la mentalità del profitto a breve termine e reclamare norme veramente più rigorose in termini di trasparenza. Solo con un’alleanza sinergica tra l’etica e la finanza, potremo forse garantire a tutti un futuro più sostenibile e giusto.
Muhammad Yunus, premio Nobel per la pace ci dice: “La finanza etica è l’unica via per costruire un mondo in cui tutti possano vivere con dignità. Dobbiamo sfidare l’attuale sistema e adottare un approccio etico che ponga le persone al centro dello sviluppo economico e sociale.” [Fonte: The Guardian]
Fonti: Banca d’Italia, okpedia.it, wikipedia.it