Al Bookpride 2023, Mocho intervista il rapper italiano Kento in occasione dell’uscita del suo nuovo Podcast “Illegale” a partire dal 28 aprile 2023. Verranno raccontati 18 luoghi di 6 città italiane dove nascono e si sviluppano molte forme di cultura underground. Si parlerà di angoli nascosti, invisibili probabilmente a buona parte dei cittadini stessi. I suoni faranno da filo conduttore e saranno specifici per ogni città e per ogni luogo, anche se il protagonista rimarrà il contenuto.
Mocho: Io voglio sapere innanzitutto che cosa non è questo Podcast?
Non è qualcosa che avete già ascoltato. Mancava in Italia qualcosa sulla controcultura, e sul ‘non troppo visto’.
Secondo Kento l’arte non è uno specchio con cui riflettere la realtà ma un martello con cui scolpirla. E cos’è che scolpisce le nostre città? L’urbanistica, le regole, e così via, ma indubbiamente anche ciò che nasce dalla strada plasma in maniera fortissima la città, ad un livello che chi quelle strade le ha tracciate non poteva sapere.
Mocho: Le grandi catene hanno distrutto le città?
Kento: Le piccole realtà che lavorano bene riescono a sopravvivere e sono poi la meta delle persone come noi che vanno a cercare le cose più autentiche. La gentrification c’è stata, ma gli appassionati ci saranno sempre e andranno sempre a vedere cosa c’è sotto il tappeto. E il mio podcast vuole arrivare lì.
Mocho: La chiusura forzata ha aumentato la voglia di cercare la particolarità? L’esigenza di scoprire?
Kento: Per alcuni versi ti direi di sì. Da quando si è riaperto fortunatamente siamo stati sommersi da tanti progetti. Più difficile invece per i più piccoli, per loro forse si tratta di riscoprire qualcosa a cui non erano abituati.
Secondo Mocho chi non ha vissuto altro, quindi i più giovani, non sentono questa esigenza, ma per chi si ricorda com’era prima invece c’è molta più voglia di scoprire.
Kento: Il podcast nasce proprio in pandemia, quando mi sono saltati i concerti e ho avuto dei momenti in cui mi sono chiuso nei ricordi, nella memoria, nei sapori e li ho rivissuti. Ho pensato che sarebbe stato bello raccontarli.
Ho pensato che il modo migliore per farlo fosse un podcast perché è gratuito, è disponibile su diverse piattaforme di streaming e può arrivare a tutti.
Inoltre, è ascoltabile in diverse circostanze e in diversi momenti della giornata. La mia idea è che l’ascoltatore metta il podcast negli auricolari e vada in giro per la città a cercare i posti di cui parlo.
Mi piacerebbe che la gente poi mi dicesse: ‘eh dovresti parlare anche di questa cosa qui però’. Questa che per tanti è una rottura a me piacerebbe tantissimo perché vuol dire che hanno capito cosa volevo trasmettere. Per me avere un feedback è importantissimo.
Mocho: Come funziona il processo creativo di una puntata? Come scelto città e argomenti?
Kento: Il problema in realtà è stato cosa togliere, perché ci sono così tanti contenuti che ho dovuto fare una selezione di città d’istinto. Il criterio è stato: tutto quello di cui parlo l’ho vissuto in prima persona, non c’è niente che mi hanno raccontato. Siccome ci sono contenuti controversi dovevo andarci io, perchè se ami una cosa trovi il modo giusto per raccontarlo, non dico solo dal punto di vista tecnico perché sei preparato, ma anche e soprattutto emotivo. Conoscere e amare un tipo di cultura, musica, cibo, te la fa apprezzare molto di più.
Per ascoltare il trailer: https://emonsaudiolibri.it/audioserie-e-podcast/illegale