Il 31 maggio di ogni anno, l’OMS celebra la giornata mondiale per la lotta contro il fumo, sempre più presente tra le generazioni giovanili.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità considera il tema sociale sul consumo eccessivo di tabacco una delle principali problematiche su cui agire. Una minaccia per la salute che stima almeno 5.4 milioni di morti all’anno e che nonostante le statistiche, il numero dei fumatori è sempre più presente soprattutto tra le generazioni giovanili. È chiaro come i rischi legati al tabagismo siano molti e vari: tra le principali conseguenze si individuano le patologie neoplastiche, cardiovascolari e respiratorie. Più di duecentomila in un anno gli italiani esposti ai rischi del tabacco, un numero alto e allarmante di cui almeno un caso su tre conduce a infarti miocardici e alla morte.
I giovani e le sigarette elettroniche
Di fronte alle campagne contro il tabagismo, le industrie del settore rispondono con la promozione di nuove “armi”, non poco innocue. Dal 2018 il dispositivo Iqos, insieme ad altre varianti di sigarette elettroniche a basso contenuto di catrame, è diventato una vera e propria tendenza spopolata tra le popolazioni giovanili.
Usata anche dagli adulti, questa strategia non è particolarmente innovativa, ma di sicuro non meno pericolosa. Le campagne contro il tabagismo hanno portato una maggiore curiosità anche supportata dall’offerta di aromi dolci e fruttati, rilevandosi in poco tempo molto efficaci nell’attrarre vecchi e soprattutto nuovi consumatori.
Tabacco: mortale in ogni sua forma
Ciò che si sottovaluta sono i rischi del tabacco in ogni sua forma. Lo spopolare delle sigarette elettroniche ha spinto ad approfondire ulteriori studi riguardanti il loro impatto sulla salute dell’essere umano. L’attuale assenza di adeguate informazioni contribuisce ogni giorno alla consumazione sempre più alta di prodotti che, seppur privi di catrame, generano l’irritazione delle vie aeree, l’aumento dei disturbi respiratori e una forte dipendenza dalla nicotina. Segue la tachicardia, la pressione alta, la nausea e l’iperventilazione.
Politiche Top-down: le misure preventive
Il contributo da parte dello Stato è sempre più forte e le misure di prevenzione mirano a monitorare l’uso del tabacco per una consumazione più consapevole. La consumazione del tabacco nei luoghi chiusi è ormai un ricordo lontano ma adesso lo è anche in prossimità di molti luoghi aperti.
L’Italia, dopo un lungo percorso amministrativo, ha finalmente ratificato nel 2008 la Convenzione Quadro, la quale prevede misure preventive sulle conseguenze del tabagismo sulle generazioni presenti e future. Un quadro di misure per la lotta contro il fumo applicabile a livello regionale, nazionale e internazionale.
Offrire ai cittadini un’informazione più ricca rispetto alle avvertenze e ai pericoli a cui ogni giorno sono esposti ma anche aumentare la tassazione sul monopolio con l’obiettivo di limitare la possibilità di acquisto tra i più giovani e incentivare l’abbandono di un’abitudine sempre più rischiosa, capace di compromettere il loro stato di salute.