Gli accadimenti di Milano evidenziano che anche in una delle città più tolleranti d’Europa, ormai la misura è colma o, almeno sembra esserlo perché se da più parti si urla alla caccia alle streghe nei confronti, spesso di disgraziati che è vero, delinquono, spesso per sopravvivere, dall’altra, e mi riferisco alla parte dello Stato, delle Istituzioni, che dovrebbero dare l’esempio, in una democrazia, pensiamo tale, poco chiare, evidentemente, sono le norme a tutela e incolumità della persona.

Le immagini meneghine che hanno invaso le tv e i social e che rappresentano quattro agenti della Polizia Locale milanese realizzare della vera e propria “macelleria” emulativa di periodi sudamericani di altri tempi, offrono, ancora una volta, un quadro molto esplicativo di dove è indirizzato il Paese e voto delle prossime amministrative, per fortuna ancora lontane. L’ottimo sindaco, Giuseppe Sala, nelle sue prime dichiarazioni, pur prendendo in modo corretto le distanze da queste azioni, ha chiesto, a chi di dovere, una dettagliata relazione sui fatti. Vedremo e, soprattutto, leggeremo, se le parole scritte saranno egualmente esplicative come le immagini di cui sopra. Sta di fatto che i “quattro paladini della giustizia” lombarda, accanitisi nei confronti di un essere umano disarmato e a detta loro anche sotto l’effetto di alcol e forse droga – pertanto difficilmente capace di reazioni violente di un certo tipo – sono stati “posizionati” in ufficio…

La realtà, purtroppo, sta nei fatti di cui discutiamo da qualche tempo e che fanno il paio con le recenti manganellate viste a Palermo nei confronti di altrettanti cittadini inermi che celebravano pensate un po’, la giornata della Legalità.
immagine di copertina: www.espresso.it – immagini interne: www.open.online e ANSA/Mourad Balti Touati